di Molière
traduzione Cesare Garboli
regia Arturo Cirillo
con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Rosario Giglio, Marta Pizzigallo e Giacomo Vigentini
scene Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi
luci Camilla Piccioni
musiche Francesco De Melis
produzione Marche Teatro – Teatro di rilevante interesse culturale |
Teatro dell’Elfo – Teatro d’Arte contemporanea |
Teatro Stabile di Napoli – Teatro nazionale
Arturo Cirillo, uno dei registi più interessanti del nostro teatro, affronta Molière per la terza volta, dopo Le intellettuali e L’avaro, sostenuto dalle illuminanti traduzioni di Cesare Garboli. Con intelligenza ricrea la vicenda di Arnolfo dalla doppia identità, fustigatore e innamorato ossessivo: prese la giovane Agnese da bambina, orfana, la allevò nell’ignoranza di tutto per poterla trasformare in moglie ideale. L’istinto e l’intelligenza del cuore renderanno in verità vano questo piano diabolico. La comicità di questa farsa funziona come un meccanismo perfetto grazie al gruppo di attori e alla loro capacità di dare corpo ai personaggi: il truce Arnolfo e l’amico Crisaldo, la smarrita Agnese, il trasognato spasimante Orazio, Alain e Georgette i due cinici servi.