dal romanzo di Delphine De Vigan
adattamento Paolo Triestino
con Lucia Vasini, Pierluigi Corallo, Paolo Triestino e Carmen Di Marzo
regia Paolo Triestino
Vi siete mai chiesti quante volte al giorno dite grazie?
Grazie per il sale, per la porta, per l’informazione.
Grazie per il resto, per il pane, per il pacchetto di sigarette.
Grazie di cortesia, quasi vuoti.
Grazie a te. Grazie di tutto. Grazie infinite. Grazie mille.
Grazie professionali: grazie per la sua risposta, il suo interessamento, la sua collaborazione.
Vi siete mai chiesti quante volte nella vita avete detto grazie sul serio? Un vero grazie. A chi?
All’insegnante che vi ha fatto amare i libri? Al ragazzo che è intervenuto il giorno in cui siete stati aggrediti per strada? Al medico che vi ha salvato la vita? Alla vita stessa?
Si apre così Le Gratitudini, di Delphine de Vigan. Un dirompente inno alla vita, dove quattro esistenze si intrecciano in un mirabile incrocio di sentimenti, passioni, rimpianti, ma dove tutto è ancora possibile. Basta volerlo, con caparbietà e decisione. E con un sorriso.
Michka, anziana ex correttrice di bozze, ha per anni accudito Marie, figlia di una vicina di casa assente e problematica. Ma ora è lei ad avere bisogno di aiuto: perde le parole, proprio lei che con le parole ha convissuto da sempre. Jerome, appassionato ortofonista, accompagnerà Michka nel suo affaticato percorso, con la dolcezza di chi ama il proprio lavoro. Incontrerà Marie si direbbe giusto in tempo, proprio quando il sipario sta per chiudersi, ma le possibilità si dispiegano in un sorriso verso il futuro.
Scritto in stato di grazia da una delle più amate scrittrici francesi, Le Gratitudini travolge con un’ondata dolcemente emotiva che raramente si ritrova nella scrittura contemporanea.