RUMORI FUORI SCENA

Venerdì 6 febbraio 2026 - Ore 21.00
RUMORI FUORI SCENA

di Michael Frayn
traduzione Filippo Ottoni
con Viviana Toniolo, Carlo Lizzani, Stefano Messina, Chiara David, Virginia Bonacini, Marco Simeoli, Chiara Bonome, Simone Balletti, Roberto Stocchi
regia Attilio Corsini

Festeggiamo i 40 anni dal debutto di Rumori fuori scena, l’inossidabile cavallo di battaglia della compagnia Attori & Tecnici.

Festeggiamo soprattutto un evento raro nel panorama teatrale italiano: stesso adattamento e regia di Attilio Corsini, stessa scenografia, stessi costumi e stessa Compagnia Attori & Tecnici che da quattro decenni porta in scena lo stesso identico spettacolo, con la stessa freschezza e sempre con lo stesso successo di pubblico.

Chi l’ha detto che il genio sia sempre serio e tormentato? La genialità può assumere inaspettatamente l’effetto di una gragnuola di risate, di un susseguirsi di folli equivoci e di gag pirotecniche. Rumori fuori scena è tutto questo! È raro riuscire, oggi, a trovare una commedia non volgare, non scontata, non demenziale che riesca a far divertire. Ancora più raro è che una commedia del genere possa aver successo da ormai da 40 anni. Rumori fuori scena è un piccolo gioiello, un meccanismo ad alta precisione in cui ogni elemento funziona in maniera perfetta, è una delle più interessanti operazioni di teatro nel teatro.

La vicenda è incentrata sulle vicissitudini di una sgangherata compagnia teatrale impegnata nella messa in scena di una commedia. Se nel primo atto gli spettatori si trovano ad assistere alla prova generale della pièce che si regge su un perfetto meccanismo di ingressi e uscite, equivoci e accenti farseschi, nel secondo, dopo il felice debutto, la scena si capovolge: il pubblico è invitato a sbirciare dietro le quinte, dove s’imbatterà nelle ripicche e nei litigi tra gli attori che si riflettono nel loro comportamento sul palcoscenico, rendendo lo spettacolo assurdamente esilarante. Un irresistibile pastiche di interruzioni, errori, isterie, conflitti, tensioni, riappacificazioni a cui s’intreccerà anche qualche intrallazzo amoroso che sembra compromettere definitivamente le repliche della commedia. Solo nel terzo atto, quando ormai la messinscena sembra irrimediabilmente compromessa, tutto culmina nel lieto fine.

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